La mente sgombra by Giorgio Agamben

La mente sgombra by Giorgio Agamben

autore:Giorgio Agamben [Agamben, Giorgio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-10-09T12:00:00+00:00


Il corpo glorioso

1. Il problema del corpo glorioso, cioè della natura e dei caratteri – e piú in generale della vita – del corpo dei risorti in Paradiso, è il capitolo supremo della teologia, come tale classificato dalla trattatistica sotto la rubrica de fine ultimo. Tuttavia, proprio in quanto concerneva le cose ultime, quando la curia romana, per siglare il suo compromesso con la modernità, decise di chiudere lo sportello escatologico, esso fu messo sbrigativamente da parte o, piuttosto, congelato come, se non obsoleto, almeno certamente ingombrante. Finché il dogma della resurrezione della carne resterà parte essenziale della fede cristiana, questa pendenza non può, però, non risultare contraddittoria. Nelle pagine che seguono, sarà proprio la ripresa di questo tema teologico congelato a permetterci di porre un problema altrettanto ineludibile: quello dello statuto etico e politico della vita corporea (il corpo dei risorti è numericamente e materialmente lo stesso che avevano durante la loro esistenza terrena). Ciò significa che ci serviremo del corpo glorioso come paradigma per pensare le figure e i possibili usi del corpo umano come tale.

2. Il primo problema con cui i teologi devono confrontarsi è quello dell’identità del corpo dei risorti. Posto che l’anima dovrà riassumere lo stesso corpo, come definirne l’identità e l’integrità? Una questione preliminare era quella dell’età dei risorti. Dovranno essi risorgere all’età in cui erano morti, decrepiti se decrepiti, bambini se bambini, uomini maturi se uomini maturi? L’uomo, risponde Tommaso, deve risorgere senza alcun difetto naturale; ma la natura può essere difettosa perché non ha ancora raggiunto la sua perfezione (come avviene nei bambini) o perché l’ha superata (come avviene nei vecchi). La resurrezione riporterà ciascuno alla sua perfezione, che coincide con la giovinezza, cioè con l’età del Cristo risorto (circa triginta annos). Il Paradiso è un mondo di trentenni, in equilibrio invariabile fra la crescita e la decadenza. Quanto al resto, però, essi conserveranno le differenze che li distinguevano, innanzitutto (contro coloro che affermavano che i risorti, poiché la condizione femminile è imperfetta, sarebbero stati tutti di sesso maschile) quella sessuale.

3. Piú insidiosa è la questione dell’identità materiale fra il corpo del risorto e quello che gli era toccato sulla Terra. Come pensare, infatti, l’identità integrale di ogni parcella di materia fra i due corpi? Forse che ogni granello della polvere in cui il corpo si era decomposto riprenderà lo stesso posto che occupava nel corpo vivo? Proprio qui cominciano le difficoltà. Certo si può concedere che la mano amputata di un ladro – piú tardi pentito e redento – si ricongiunga al corpo al momento della resurrezione. Ma la costola di Adamo, che gli è stata sottratta per formare il corpo di Eva, resusciterà in questo o in Adamo? E, nel caso di un antropofago, la carne umana che egli ha mangiato e assimilato nel suo corpo, dovrà risorgere nel corpo della vittima o nel suo?

Una delle ipotesi che mette piú a dura prova la sottigliezza dei Padri è quella del figlio di un antropofago che si è nutrito solo di carne umana o, addirittura, soltanto di embrioni.



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